Lunedì 9 maggio 2022 ore 17 al Polo Bibliotecario di Potenza.

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La bellezza salverà il mondo. Serata di letteratura e musica russe.

Lunedì 9 maggio 2022 ore 17 al Polo Bibliotecario di Potenza.

La bellezza salverà il mondo. Serata di letteratura e musica russe.

La letteratura russa è una lava: impossibile da definire, da stringere nei lacci di canoni estetici e stilemi.  Appartiene, certo, a un’epoca, ha come la storia delle altre letterature, origini, radici, canoni, figure di spicco e meno. Ma l’aspetto che più la distingue è la sua appassionata riscrittura della Storia del Paese. La letteratura russa non è mai statica perché rincorre le vicende storiche e per questo fugge alle definizioni, pur essendo ben radicata. L’epoca d’oro della letteratura russa risale al diciannovesimo secolo: quello di Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj.  Le loro storie contengono  un sapore comune: l’essere decadenti. Decadente è l’amore; decadente è la società; decadente è l’ambientazione dei romanzi di Gogol’. La letteratura russa romantica affonda e rinomina le strutture classiche del romanticismo. Assomiglia a quei disegni che, come si dice, “escono dal bordo” ma non per questo sono meno efficaci nella rappresentazione del racconto. Un ruolo fondante della letteratura russa è affidato alla poesia. Perfino i testi di prosa hanno una radice poetica nell’uso, inconsueto e violento, delle immagini e degli accostamenti lessicali. Tra i poeti russi che tutti devono leggere e osannare c’è Vladimir Majakovskij, considerato tra le principali avanguardie russe. Quella del simbolismo è, invece, considerata l’età d’argento della letteratura russa. Tra tutti l’elemento che più suggestiona la lettura de Il maestro e Margherita di Bulgakov è la capacità di fondere la vena romantica all’attitudine realista. Simbolisti sono gli eroi postrivoluzionari; simbolisti sono gli intrecci narrativi che si svolgono su più piani nello stesso romanzo; simbolista è il punto di vista che non dice mai cosa è il Bene e cosa il Male ma lascia che sia il lettore a vederlo con i suoi occhi. La capacità di vedere in modo nuovo (la realtà, la Storia, gli esseri umani, la vita) fa della letteratura russa la più autentica delle letterature.  Leggere un  romanzo russo è un’esperienza simile all’ipnosi.  Ha conseguenze psicosomatiche. I Maestri russi spostano l’asse visivo e vitale del lettore, promuovono  l’investigazione emotiva, lanciano sassi senza mai nascondere le mani.