Cinema ad Alta Voce al Polo Bibliotecario
Il Polo Bibliotecario di Potenza ha ospitato de performance nell'ambito del progetto CIAV (CInema ad Alta Voce).
![Cinema ad Alta Voce al Polo Bibliotecario](https://www.bnpz.beniculturali.it/site/../cmss/cms-repository/images/728_immagine.jpg)
Il Polo Bibliotecario di Potenza ha ospitato de performance nell'ambito del progetto CIAV (CInema ad Alta Voce).
CIAV (cinema ad alta voce) è un progetto inclusivo, un’esperienza unica nel suo genere che ha l’obiettivo di abbattere ogni barriera per una fruizione corale di opere cinematografiche (e non solo) da parte di pubblici differenti: ciechi, ipovedenti e vedenti, quest’ultimi bendati.
Una live performance teatrale e musicale, che è stata realizzata durante due incontri nella sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza (il 22 Novembre 2023 e il 29 Febbraio 2024).
Una esperienza sensoriale altamente coinvolgente per un racconto audio narrato di poesie (tratte da una raccolta di Rocco Scotellaro) e cortometraggi tra i più avvincenti nel panorama nazionale e internazionale (un esempio “Next floor” di Denis Villeneuve). Il variegato pubblico è stato catapultato in un’emozionante dimensione uditiva. L’iniziativa si distingue per la sua prospettiva inclusiva, superando le barriere visive per permettere a non vedenti e ipovedenti di immergersi completamente nelle opere cinematografiche. CiAV diventa così un ponte culturale capace di creare connessioni, consentendo a chiunque di condividere l’arte cinematografica, indipendentemente dalle limitazioni visive. Tutto questo in biblioteca, luogo che può essere inserito a pieno titolo nel sistema del benessere, per le sue infinite potenzialità veicolate attraverso esperienze che ruotano intono ai libri, alla cultura in tutte le sue sfaccettature e all’incontro tra le persone.
CiAV si propone di sperimentare un cinema accessibile a tutti. Attraverso adattamenti virtuosi e performance live coinvolgenti, il team creativo ha trasformato alcune opere cinematografiche in avvincenti racconti audio dal vivo. Al termine dell’evento si è dato spazio a un momento di ascolto delle sensazioni del pubblico (un centinaio di spettatori appartenenti alla comunità della città di Potenza) e dell’esperienza di vita dei partecipanti non vedenti, in particolare confrontandoci sulla “biblioteca di immagini” (a livello mentale) a cui un non vedente può attingere per immaginare e sognare. Emozionate è stata la testimonianza di vita di Marco Rafaniello, un ragazzo che ha perso la vista in giovane età e che ha trovato la forza di reagire, raccontando la sua esperienza nel bellissimo libro dal titolo :“Vedo il mondo con le mani”. Un momento speciale di condivisione, inclusione, riflessione e scoperta per andare oltre la soglia delle percezioni e spingersi verso la condivisione dell’invisibile. Importante è stato inoltre l’intervento di Maria Buoncristiano, Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Basilicata, che ha spiegato quanto sia importante l’attenzione al miglioramento degli effetti sonori (per la produzione di film o audiolibri), per garantire ai non vedenti una più efficace possibilità di immaginazione. La collaborazione con l’Unione ciechi e ipovedenti proseguirà per avviare una serie di iniziative volte a migliorare l’accessibilità in biblioteca e a dotarla di ausili informatici pensati per facilitare la lettura da parte di utenti con difficoltà visive.
La performance è stata realizzata con la partecipazione speciale di Rocco Calandriello (curatore artistico), da varie attrici e talentuosi musicisti. Il progetto, ideato dal Consorzio Concreto (Cineparco TILT) in collaborazione con il Polo bibliotecario di Potenza, l’Unione Ciechi e Ipovedenti di Basilicata, ha coinvolto attivamente operatori, sceneggiatori, musicisti, rumoristi e attori, dando vita a un processo di preparazione articolato e coinvolgente. Il “testimonial letterario” del cinema ad alta voce è stato George Louis Borges, scrittore, poeta, saggista e traduttore argentino, direttore della Biblioteca Nazionale Argentina (dal 1955 fino al 1973) che divenne cieco all’età di 55 anni.
In particolare la sua opera messa in evidenza è stata la <Biblioteca di Babele> e la seguente citazione dal libro: “Forse mi inganneranno la vecchiaia e la paura, ma sospetto che la specie umana – l'unica – stia per estinguersi e che la Biblioteca sia destinata a permanere: illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, incorruttibile, segreta…La biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore l'attraversasse in qualunque direzione, verificherebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l'Ordine). La mia solitudine si rallegra di questa elegante speranza.”