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Cinema ad Alta Voce al Polo Bibliotecario

Il Polo Bibliotecario di Potenza ha ospitato de performance nell'ambito del progetto CIAV (CInema ad Alta Voce).

Cinema ad Alta Voce al Polo Bibliotecario

Il Polo Bibliotecario di Potenza ha ospitato de performance nell'ambito del progetto CIAV (CInema ad Alta Voce).

CIAV (cinema ad alta voce) è un progetto inclusivo, un’esperienza unica nel suo genere che ha l’obiettivo di abbattere ogni barriera per una fruizione corale di opere cinematografiche (e non solo) da parte di pubblici differenti: ciechi, ipovedenti e vedenti, quest’ultimi bendati.

Una live performance teatrale e musicale, che è stata realizzata durante due incontri nella sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza (il 22 Novembre 2023 e il 29 Febbraio 2024).

Una esperienza sensoriale altamente coinvolgente per un racconto audio narrato di poesie (tratte da una raccolta di Rocco Scotellaro) e cortometraggi tra i più avvincenti nel panorama nazionale e internazionale (un esempio “Next floor” di Denis Villeneuve). Il variegato pubblico è stato catapultato in un’emozionante dimensione uditiva. L’iniziativa si distingue per la sua prospettiva inclusiva, superando le barriere visive per permettere a non vedenti e ipovedenti di immergersi completamente nelle opere cinematografiche. CiAV diventa così un ponte culturale capace di creare connessioni, consentendo a chiunque di condividere l’arte cinematografica, indipendentemente dalle limitazioni visive. Tutto questo in biblioteca, luogo che può essere inserito a pieno titolo nel sistema del benessere, per le sue infinite potenzialità veicolate attraverso esperienze che ruotano intono ai libri, alla cultura in tutte le sue sfaccettature e all’incontro tra le persone.

CiAV si propone di sperimentare un cinema accessibile a tutti. Attraverso adattamenti virtuosi e performance live coinvolgenti, il team creativo ha trasformato alcune opere cinematografiche in avvincenti racconti audio dal vivo. Al termine dell’evento si è dato spazio a un momento di ascolto delle sensazioni del pubblico (un centinaio di spettatori appartenenti alla comunità della città di Potenza) e dell’esperienza di vita dei partecipanti non vedenti, in particolare confrontandoci sulla “biblioteca di immagini” (a livello mentale) a cui un non vedente può attingere per immaginare e sognare. Emozionate è stata la testimonianza di vita di Marco Rafaniello, un ragazzo che ha perso la vista in giovane età e che ha trovato la forza di reagire, raccontando la sua esperienza nel bellissimo libro dal titolo :“Vedo il mondo con le mani”. Un momento speciale di condivisione, inclusione, riflessione e scoperta per andare oltre la soglia delle percezioni e spingersi verso la condivisione dell’invisibile. Importante è stato inoltre l’intervento di Maria Buoncristiano, Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Basilicata, che ha spiegato quanto sia importante l’attenzione al miglioramento degli effetti sonori (per la produzione di film o audiolibri), per garantire ai non vedenti una più efficace possibilità di immaginazione. La collaborazione con l’Unione ciechi e ipovedenti proseguirà per avviare una serie di iniziative volte a migliorare l’accessibilità in biblioteca e a dotarla di ausili informatici pensati per facilitare la lettura da parte di utenti con difficoltà visive.

La performance è stata realizzata con la partecipazione speciale di Rocco Calandriello (curatore artistico), da varie attrici e talentuosi musicisti. Il progetto, ideato dal Consorzio Concreto (Cineparco TILT) in collaborazione con il Polo bibliotecario di Potenza, l’Unione Ciechi e Ipovedenti di Basilicata, ha coinvolto attivamente operatori, sceneggiatori, musicisti, rumoristi e attori, dando vita a un processo di preparazione articolato e coinvolgente. Il “testimonial letterario” del cinema ad alta voce è stato George Louis Borges, scrittore, poeta, saggista e traduttore argentino, direttore della Biblioteca Nazionale Argentina (dal 1955 fino al 1973) che divenne cieco all’età di 55 anni.

In particolare la sua opera messa in evidenza è stata la <Biblioteca di Babele> e la seguente citazione dal libro: “Forse mi inganneranno la vecchiaia e la paura, ma sospetto che la specie umana – l'unica – stia per estinguersi e che la Biblioteca sia destinata a permanere: illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, incorruttibile, segreta…La biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore l'attraversasse in qualunque direzione, verificherebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l'Ordine). La mia solitudine si rallegra di questa elegante speranza.”